sabato 30 ottobre 2010

Uvaggio e Viaggio nel Mondo

Domenica 31 ottobre saremo presenti alla manifestazione:

L'evento si svolgerà a Cormòns nel Palazzo Locatelli
di piazza XXIV Maggio, Cormòns il 31 ottobre dalle ore 14 alle 20.
Sarà un pomeriggio di degustazioni a banchetto con i produttori di vino,
con aziende turistiche, gastronomiche, aziende di olii extravergine,
associazioni e testate giornalistiche ed editoria
riguardante il vino/territorio.

lunedì 25 ottobre 2010

Le ricette dei grandi chef: Ristorante Al Grop

Cioccolata alla Rosa di Gorizia con il prosciutto D'Osvaldo, Montasio e salame fresco.

Ingredienti per 4 Persone: 
8 cespi (200 G) di Rosa di Gorizia, 120 g di Prosciutto D'Osvaldo tagliato a bastoncini, 50 g di lardo D'Osvaldo tagliato a dadi, 4 fette di salame fresco dello spessore di 1,5 cm, 50 ml di aceto di vino rosso, 20 g di olio extravergine d'oliva, 80 g di scaglie di Montasio stravecchio, polenta abbrustolita.
Procedimento:
Pulisci il radiccchio, lavalo e asciugalo. In una padella fai rosolare il lardo e a meta cottura aggiungi il prosciutto e fallo rosolare fino a che entrambi saranno croccanti, sfuma con metà aceto e fai evaporare.
In una padella con poco olio fai rosolare  le quattro fette di salame e sfuma con il resto dell'aceto.
In una ciotola metti il radicchio, aggiungi il prosciutto e il lardo e mescola accuratamente.
Composizione del piatto:
Poni una parte di radicchio così condito nel piatto con a fianco la fetta di salame e la polenta calda e al di sopra le scaglie di Montasio.

Gorizia's pink salad with D'Osvaldo's ham, Montasio and fresh salami.

Servers 4 person:
8 heads (200 G) Rose of Gorizia, 120 g D'Osvaldo's ham cut into sticks, 50 g D'Osvaldo' s fat diced, 4 slices of fresh salami thickness of 1.5 cm, 50 ml of vinegar red wine, 20 grams of extra virgin olive oil, 80 g of grated Montasio stravecchio, grilled polenta.
Procedure:
Clean the radiccchio, wash it and dry it. In a pan, let cook the bacon and half cooked, add the ham and let it cook until both are crisp, fades with half vinegar and let it evaporate.
In a pan with a little oil do you fry the four slices of salami and blends with the rest of the vinegar. 
In a bowl, add the radicchio, add the ham and bacon and mix thoroughly.
Composition (of the dish):
Place a piece of well seasoned radicchio in the plate next salami and hot polenta and above the scales of Montasio.


lunedì 11 ottobre 2010

Prosciutti D'Osvaldo su Mangiaweb.it



Omaggio ai prodotti tipici d´Italia

Il caro Giovanni Mastroianni ha voluto con questo sito fare un omaggio ai migliori prodotti enogastronomici italiani, compresi i nostri!
Il suo sito merita sicuramente una visita, ecco a voi il link: http://ilmangiaweb.it/

Homage to the typical products of Italy

Dear John Mastroianni wanted to make this site a tribute to the best Italian gourmet products, including our ham!
Your site is definitely worth a visit, here is the link: http://ilmangiaweb.it/

Il giornalista Stefano Cosma ci omaggia con un meraviglioso articolo

Ecco a voi il bellissimo articolo che il caro Stefano ha scrtitto sulla nostra realtà.
L'articolo è stato pubblicato sul quotidiano regionale "Il Piccolo" in una rubrica curata settimanalmente dallo stesso giornalista sui protagonisti del Collio, famiglie e aziende.
26 SET 2010                                  Il Piccolo Gorizia             Isontino pagina 21


Ritaglio stampa ad uso esclusivo del giornale, non riproducibile.
VIAGGIO NELLE AZIENDE DEL COLLIO. UNA LAVORAZIONE FAMILIARE
I D’Osvaldo, artigiani del prosciutto
Da settant’anni a Cormons producono salumi conosciuti e celebrati in tutto il mondo
di STEFANO COSMA

Nella maggior parte dei casi apprezziamo un prodotto alimentare senza averlo mai visto preparare e senza conoscerne il produttore. Se parliamo di cibi acquistati nella grande distribuzione, questo è scontato, ma se ci riferiamo ad alimenti che nascono dall’agricoltura locale o dalla trasformazione dei prodotti d’allevamento della nostra provincia, il discorso cambia. Per anni, a esempio, ho assaggiato con piacere il prosciutto D’Osvaldo che mi veniva offerto a una festa privata, ovvero proposto in un ristorante.
Poi, alcuni anni or sono, a una mostra ho conosciuto la giovane e deliziosa Monica D’Osvaldo e qualche tempo dopo, a una cena, anche il padre Lorenzo. Se della figlia mi aveva colpito la grazia, del padre mi ha sedotto la simpatia e la genuina franchezza, oltre che il prosciutto che affettava per noi. Vi assicuro che, da allora, i suoi prodotti è come se avessero acquisito un altro sapore, che riconosco, interpreto, trasmetto ad altri, nell’illusione di aver affinato il mio palato. Ma, papille gustative a parte, quel valore aggiunto non è altro che il semplice rapporto umano, nato a tavola in alcune ore di piacevole convivio.
Ricordo che Lorenzo D’Osvaldo lodava la carne del tasso, che aveva promesso di farmi assaggiare – e che attendo fiducioso -, mentre io narravo le mie imprese da “bubez” di caccia. Solo anni dopo appresi che la sua maestria nel lavorare la carne, non solo suina, aveva antiche radici. Il nonno Giacomo (bisnonno di Monica e di Andrea) era, infatti, commerciante di carni tra l’Austria e l’Ungheria e proprio lì aveva appreso la tecnica dell’affumicatura per conservare i cibi. Una tecnica che il figlio Luigi, titolare anche di una macelleria, applicherà con successo ai prosciutti, quando nel 1940 ne inizierà a Cormòns una piccola produzione. Usando i legni che c’erano, li affumicava per mantenere al meglio la qualità della carne, poiché tale sistema ha proprietà antisettiche, antiossidanti, antimicrobiche e conferisce ai cibi, risultando più asciutti, principi nutritivi più concentrati,con maggiori proteine.
Perciò, quando Lorenzo subentra in questa attività paterna, poiché non proseguirà con la macelleria, non abbandona questo sistema ormai collaudato da anni, anzi, potenzia la produzione e nel 1982 la trasferisce nella sede attuale, una villa ottocentesca circondata da edifici rurali, sita ai margini di Cormons. Assieme alla moglie Lucia Grion, apporta alcune modifiche all’affumicatura, rendendola più dolce e più leggera, utilizzando solo legni di alloro e di ciliegio. Sempre attenti alla tracciabilità dei loro prosciutti (circa 2mila all’anno), ci spiegano che «i maiali da cui provengono le cosce sono tutti friulani e vengono cresciuti da piccoli allevatori di nostra fiducia. Seguono una rigida alimentazione a base di granoturco, orzo, patate ed erba medica. Infatti, è una delle cose a cui teniamo molto, perché contribuisce alla buona riuscita del prodotto, assieme alla lavorazione manuale di ogni coscia».
Un procedimento lungo e accurato che non spetta a noi spiegare nei dettagli, ma che trovate ben descritto nel sito www.dosvaldo.it e nel quale vi invito a navigare. Da ricordare, comunque, che i prosciutti venivano – uso l’imperfetto - affumicati in un’antica e suggestiva stanza con un grande fogolàr, sul cui fuoco bolliva per mesi un pentolone contenente erbe aromatiche, con in alto appese un centinaio di cosce alla volta. Lì rimarrebbero dai 2 ai
4 giorni, per poi passare alla stagionatura, effettuata esponendo i prosciutti nelle stanze della villa opportunamente
ventilate con l’aria fresca della campagna. Ed è qui che a un prodotto diventato eccellenza alimentare della tradizione del Friuli Venezia Giulia come “Prosciutto di Cormons”, celebrato in Italia e all’estero, nella cui forma è
prevista la conservazione del piedino, un altro tipo di “zampino” ha tentato di fare lo sgambetto. Quello degli ispettori dell’Ue, i quali hanno imposto una serie di procedure igienico-sanitarie che impedirebbero ai D’Osvaldo di continuare la produzione secondo i canoni seguiti da 70 anni. Le norme comunitarie, infatti, tarate sulle produzioni industriali, stanno mettendo in difficoltà quelle artigianali, ma per fortuna nostra e di tutti i loro estimatori Lorenzo e il figlio Andrea hanno ovviato momentaneamente al problema e stanno lavorando per mantenere in casa tutta la filiera.
Nelle stagioni in cui non sono occupati a produrre prosciutto, guanciale, speck e pancetta, seguono i loro vigneti,
da cui nascono il “Blanc dal Gigi”, un Friulano in purezza, il Sauvignone un uvaggio rosso ottenuto“ Tra le nuvole” con uve di Merlot e Cabernet.
©RIPRODUZIONE RISERVAT
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martedì 5 ottobre 2010

Prosciutti D'Osvaldo @ Barcolana 2010

L'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - Ersa Fvg sarà presente all'interno del Villaggio Barcolana con uno spazio di circa 200 metri quadrati. Al suo interno, grazie alla collaborazione con l'Associazione regionale dei sommelier e il supporto dei Consorzi di tutela dei vini Doc de Friuli Venezia Giulia, curerà l'Enoteca, dove oltre un centinaio di etichette, individuate tra le più qualificate aziende vitivinicole della Regione, saranno proposte "al bicchiere" con l'obiettivo di offrire un quadro delle eccellenze vinicole regionali. La Barcolana sarà anche occasione per dare visibilità agli altri prodotti del comparto agricolo e agroalimentare del Fvg. A tal fine Ersa abbinerà alla selezione dei vini (individuati tra le zone Doc della Regione), un piatto rappresentativo del Tipicamente Friulano, il marchio che raccoglie sotto un'unica bandiera tutto quello che cresce nelle campagne del Friuli Venezia Giulia e viene interamente lavorato nelle aziende del territorio. 
Giovedì 7 alle ore 12 l'Associazione Regionale dei Sommelier inaugurerà lo stand assieme agli Assessori ed il Presidente della Regione dove verrà offerto il nostro prosciutto.


The Regional agency for agricultural development - Ersa Fvg will be present inside the Barcolana Village with a space of about 200 square metres. Inside the area, thanks to the collaboration with the Regional Association of Sommelier and the support of the Friuli Venezia Giulia Doc wine Consortiums, there will be a wine bar where 100 different bottles, selected among the best wine companies in the Region, will be proposed for tasting. The Barcolana will also be the occasion to provide exposure of FVG agricultural and food products. Ersa will propose a typical dish of the Region (Tipicamente Friulano) to be paired with the wine selection (from the Region's Doc areas). All local products grown and processed in Friuli Venezia Giulia come under name Tipicamente Friulano
Thursday te 7th at 12 am the Association of Sommelier will be open the ERSA stand and the President of FVG and the Regional Councillors will be present. Our ham will be offer during the event.



domenica 3 ottobre 2010

Le ricette di casa

Pappardelle pomodoro, panna e pancetta D'Osvaldo

Ingredienti
Pappardelle
Salsa di pomodoro q.b.
Panna da cucina
Pancetta D'Osvaldo tagliata a striscioline

Pappardelle with tomato sauce, cream and D'Osvaldo's bacon

Servers   
Pappardelle
Tomato sauce
Cream
D'Osvaldo's bacon cut into strips


Procedimento
Far bollire abbondante acqua in una pentola dove verrà cucinata la pasta.
  
Procedure
Boil water in a pot where it will be cooked pasta.


Nel frattempo far sciogliere un pò di burro con un filo d'olio in una padella; quindi versare la pancetta e lasciarla rosolare per alcuni secondi.

Meanwhile, melt some butter with oil in a pan, then add the bacon and let it cook for a few seconds.




Aggiungere la pasta nella pentola con l'acqua e la salsa di pomodoro nella padella con la pancetta. Far bollire il sugo per alcuni minuti; succesivamente mettere la panna e mescolare il tutto.
Quando la pasta è cotta, scolarla e farla saltare nella padella con il sugo.
Impiattare.

Add the pasta into the pot with water and the tomato sauce in the pan with the bacon. Boil the sauce for a few minutes. Then put the cream and mix together.
When the pasta is cooked, drain and toss into the pan with the sauce.
Serve.




Prosciutti D'Osvaldo @ Gigio Wine Fest

Ieri sera abbiamo partecipato alla VII edizione del Gigio Wine Fest, un evento organizzato da Giancarlo Candotto titolare  dell' Osteria- Wine Bar da Gigjote di Gonars.
Per l'occasione è stata chiusa tutta la via di fronte al locale e sono stati allestiti degli stand che ospitavano varie aziende vitivinicole friulane e prodotti dell'enogastronomia locale, come il nostro speck, il pesce della laguna di marano, il frico del Nobile Duca e i formaggi di carnia

Last night we participated at the VII edition of Gigio Wine Fest, an event organized by Giancarlo Candotto owner of the Wine Bar-Tavern Gigjote in Gonars.
For the occasion all the way across the winebar was closed, and few stands were set up to accomodate the various wineries in Friuli and local products, like our speck, fish from the lagoon of Marano, the Nobile Duca's frico and carnia's cheese.


 Il gruppo dei pescatori di Marano Lagunare

 
la paella che si cucina...

Una parte di pubblico presente all'evento 

Monica e Andrea con Marco Gallo titolare dell'Azienda Agricola Masut da Rive