Tutto quello che c'è da sapere sul Prosciutto D'Osvaldo, eventi e manifestazioni alle quali partecipiamo, news dal Friuli Venezia Giulia ed ottime ricette con i nostri prodotti!
venerdì 24 dicembre 2010
domenica 5 dicembre 2010
Prosciutti D'Osvaldo @ Wine Not? 5 Grappoli FVG 2010
La scorsa settimana abbiamo partecipato a: "Wine not? 250 Motivi per esserci". L'evento organizzato dall'Associazione Italiana Sommelier del Friuli Venezia Giulia, che da la possibilità di assaggiare tutti i vini friulani riconosciuti con i 5 grappoli e i 3 Bicchieri.
L'evento è stato organizzato nelle meravigliosa cornice di Villa Chiopris di cui proprietaria è la famiglia Livon, dell'omonima e famosa Azienda Agricola.
Last week we participated at: "Wine Not? 250 Motivi per esserci". This event organized by the Italian Association of Sommelier of the Friuli Venezia Giulia, which makes it possible to taste all the wines of Friuli recognized with "5 Grappoli" and "3 Bicchieri.
The event was held in the beautiful setting of Villa Chiopris owned by Livon's family, homonymous famous vineyards.
Ecco le foto della giornata/ Photos of the day:
Monica e Andrea mentre tagliano la pancetta |
Andrea con Enrico Coser dell'azienda Ronco dei Tassi e il suo Cjarandon |
da sinistra: Dario Raccaro, Valneo e Rossella Livon e Edi Keber |
Andrea e Monica con Gianfranco del ristorante Manja di Jesolo |
Monica e Francesca Livon |
mercoledì 24 novembre 2010
Le ricette di casa
Frittata con porro e guanciale affumicato D'Osvaldo
Ingredienti
4 uova
porro q.b.
Guanciale D'Osvado tagliato a striscioline
Eggs omelette with leek and D'Osvaldo's smoked guanciale (or bacon)
Servers
4 eggs
leek
D'Osvaldo's guanciale cut into strips
Procedimento
In una terrina sbattere le uova con un pizzico di sale e pepe.
Sciogliere un pò di burro in una pentola e metterci il porro, quando comincia a cambiare colore mettere il guanciale e lasciare rosolare il tutto per alcuni secondi
Procedure
In a bowl beat the eggs with a pinch of salt and pepper.
Melt some butter in a pot and put the leek, when begins to change color, then add the bacon and let it cook for a few seconds.
Quindi mettere le uova sbattute e coprire con un coperchio, lasciare cucinare a fuoco basso per alcuni minuti una volta solidificata girare la frittata e cucinarla dall'altra parte; quando sarà dorata da ambo i lati togliere dal fuoco e servire.
Then put the eggs and cover with a lid, let cook over low heat for several minutes once solidified, turn the omelette and cook the other side, and when browned on both sides, remove from heat and serve.
venerdì 12 novembre 2010
Wine not! 250 Ottimi motivi per esserci
L'Associazione Italiana Sommeliers del Friuli Venezia Giulia, come ogni anno organizza un evento rivolto a tutti gli appassionati di enogastronomia. Un occasione unica per assaggiare tutti i vini del Friuli Venezia Giulia riconosciuti con i premi "3 Bicchieri del Gambero Rosso" e i "5 Grappoli" dei Duemilavini Bibenda.
250 GRANDISSIMI VINI IN DEGUSTAZIONE
(OLTRE AI ""5 GRAPPOLI e ai "3 BICCHIERI" DEL FRIULI VENEZIA GIULIA)
I PRODOTTI GASTRONOMICI DEL "TIPICAMENTE FRIULANO"
e GLI "ARTIGIANI DEL GUSTO"
NELLA CORNICE PRESTIGIOSA E SUGGESTIVA
DI UNA AZIENDA STORICA
SABATO 27 NOVEMBRE 2010
- VILLA CHIOPRIS in CHIOPRIS VISCONE (UD)-
L'EVENTO PIU' EMOZIONANTE DELL'ANNO
ORGANIZZATO
DAI SOMMELIER DEL FRIULI VENEZIA GIULIA !!!
DI UNA AZIENDA STORICA
SABATO 27 NOVEMBRE 2010
- VILLA CHIOPRIS in CHIOPRIS VISCONE (UD)-
L'EVENTO PIU' EMOZIONANTE DELL'ANNO
ORGANIZZATO
DAI SOMMELIER DEL FRIULI VENEZIA GIULIA !!!
The Italian Association of Sommeliers of Friuli Venezia Giulia every year organizes an event open to all lovers of quality food and wines. A opportunity to taste all the wines of Friuli Venezia Giulia recognized with awards "3 Bicchieri" of Gambero Rosso and "5 Grappoli" of the Duemilavini Bibenda
250 TASTING WINES
THE FOOD PRODUCT OF "TIPICAMENTE FRIULANO"
and "GLI ARTIGIANI DEL GUSTO"
Saturday 27th november 2010
in VILLA CHIOPRIS
sabato 30 ottobre 2010
Uvaggio e Viaggio nel Mondo
Domenica 31 ottobre saremo presenti alla manifestazione:
L'evento si svolgerà a Cormòns nel Palazzo Locatelli
di piazza XXIV Maggio, Cormòns il 31 ottobre dalle ore 14 alle 20.
Sarà un pomeriggio di degustazioni a banchetto con i produttori di vino,
con aziende turistiche, gastronomiche, aziende di olii extravergine,
associazioni e testate giornalistiche ed editoria
riguardante il vino/territorio.
lunedì 25 ottobre 2010
Le ricette dei grandi chef: Ristorante Al Grop
Cioccolata alla Rosa di Gorizia con il prosciutto D'Osvaldo, Montasio e salame fresco.
Ingredienti per 4 Persone:
8 cespi (200 G) di Rosa di Gorizia, 120 g di Prosciutto D'Osvaldo tagliato a bastoncini, 50 g di lardo D'Osvaldo tagliato a dadi, 4 fette di salame fresco dello spessore di 1,5 cm, 50 ml di aceto di vino rosso, 20 g di olio extravergine d'oliva, 80 g di scaglie di Montasio stravecchio, polenta abbrustolita.
Procedimento:
Pulisci il radiccchio, lavalo e asciugalo. In una padella fai rosolare il lardo e a meta cottura aggiungi il prosciutto e fallo rosolare fino a che entrambi saranno croccanti, sfuma con metà aceto e fai evaporare.
In una padella con poco olio fai rosolare le quattro fette di salame e sfuma con il resto dell'aceto.
In una ciotola metti il radicchio, aggiungi il prosciutto e il lardo e mescola accuratamente.
Composizione del piatto:
Poni una parte di radicchio così condito nel piatto con a fianco la fetta di salame e la polenta calda e al di sopra le scaglie di Montasio.
Gorizia's pink salad with D'Osvaldo's ham, Montasio and fresh salami.
Servers 4 person:
8 heads (200 G) Rose of Gorizia, 120 g D'Osvaldo's ham cut into sticks, 50 g D'Osvaldo' s fat diced, 4 slices of fresh salami thickness of 1.5 cm, 50 ml of vinegar red wine, 20 grams of extra virgin olive oil, 80 g of grated Montasio stravecchio, grilled polenta.
Procedure:
Clean the radiccchio, wash it and dry it. In a pan, let cook the bacon and half cooked, add the ham and let it cook until both are crisp, fades with half vinegar and let it evaporate.
In a pan with a little oil do you fry the four slices of salami and blends with the rest of the vinegar.
In a bowl, add the radicchio, add the ham and bacon and mix thoroughly.
Composition (of the dish):
Place a piece of well seasoned radicchio in the plate next salami and hot polenta and above the scales of Montasio.lunedì 11 ottobre 2010
Prosciutti D'Osvaldo su Mangiaweb.it
Omaggio ai prodotti tipici d´Italia
Il caro Giovanni Mastroianni ha voluto con questo sito fare un omaggio ai migliori prodotti enogastronomici italiani, compresi i nostri!
Il caro Giovanni Mastroianni ha voluto con questo sito fare un omaggio ai migliori prodotti enogastronomici italiani, compresi i nostri!
Il suo sito merita sicuramente una visita, ecco a voi il link: http://ilmangiaweb.it/
Homage to the typical products of Italy
Dear John Mastroianni wanted to make this site a tribute to the best Italian gourmet products, including our ham!
Your site is definitely worth a visit, here is the link: http://ilmangiaweb.it/Il giornalista Stefano Cosma ci omaggia con un meraviglioso articolo
Ecco a voi il bellissimo articolo che il caro Stefano ha scrtitto sulla nostra realtà.
L'articolo è stato pubblicato sul quotidiano regionale "Il Piccolo" in una rubrica curata settimanalmente dallo stesso giornalista sui protagonisti del Collio, famiglie e aziende.
26 SET 2010 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 21
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del giornale, non riproducibile.
VIAGGIO NELLE AZIENDE DEL COLLIO. UNA LAVORAZIONE FAMILIARE
I D’Osvaldo, artigiani del prosciutto
Da settant’anni a Cormons producono salumi conosciuti e celebrati in tutto il mondo
I D’Osvaldo, artigiani del prosciutto
Da settant’anni a Cormons producono salumi conosciuti e celebrati in tutto il mondo
di STEFANO COSMA
Nella maggior parte dei casi apprezziamo un prodotto alimentare senza averlo mai visto preparare e senza conoscerne il produttore. Se parliamo di cibi acquistati nella grande distribuzione, questo è scontato, ma se ci riferiamo ad alimenti che nascono dall’agricoltura locale o dalla trasformazione dei prodotti d’allevamento della nostra provincia, il discorso cambia. Per anni, a esempio, ho assaggiato con piacere il prosciutto D’Osvaldo che mi veniva offerto a una festa privata, ovvero proposto in un ristorante.
Poi, alcuni anni or sono, a una mostra ho conosciuto la giovane e deliziosa Monica D’Osvaldo e qualche tempo dopo, a una cena, anche il padre Lorenzo. Se della figlia mi aveva colpito la grazia, del padre mi ha sedotto la simpatia e la genuina franchezza, oltre che il prosciutto che affettava per noi. Vi assicuro che, da allora, i suoi prodotti è come se avessero acquisito un altro sapore, che riconosco, interpreto, trasmetto ad altri, nell’illusione di aver affinato il mio palato. Ma, papille gustative a parte, quel valore aggiunto non è altro che il semplice rapporto umano, nato a tavola in alcune ore di piacevole convivio.
Ricordo che Lorenzo D’Osvaldo lodava la carne del tasso, che aveva promesso di farmi assaggiare – e che attendo fiducioso -, mentre io narravo le mie imprese da “bubez” di caccia. Solo anni dopo appresi che la sua maestria nel lavorare la carne, non solo suina, aveva antiche radici. Il nonno Giacomo (bisnonno di Monica e di Andrea) era, infatti, commerciante di carni tra l’Austria e l’Ungheria e proprio lì aveva appreso la tecnica dell’affumicatura per conservare i cibi. Una tecnica che il figlio Luigi, titolare anche di una macelleria, applicherà con successo ai prosciutti, quando nel 1940 ne inizierà a Cormòns una piccola produzione. Usando i legni che c’erano, li affumicava per mantenere al meglio la qualità della carne, poiché tale sistema ha proprietà antisettiche, antiossidanti, antimicrobiche e conferisce ai cibi, risultando più asciutti, principi nutritivi più concentrati,con maggiori proteine.
Perciò, quando Lorenzo subentra in questa attività paterna, poiché non proseguirà con la macelleria, non abbandona questo sistema ormai collaudato da anni, anzi, potenzia la produzione e nel 1982 la trasferisce nella sede attuale, una villa ottocentesca circondata da edifici rurali, sita ai margini di Cormons. Assieme alla moglie Lucia Grion, apporta alcune modifiche all’affumicatura, rendendola più dolce e più leggera, utilizzando solo legni di alloro e di ciliegio. Sempre attenti alla tracciabilità dei loro prosciutti (circa 2mila all’anno), ci spiegano che «i maiali da cui provengono le cosce sono tutti friulani e vengono cresciuti da piccoli allevatori di nostra fiducia. Seguono una rigida alimentazione a base di granoturco, orzo, patate ed erba medica. Infatti, è una delle cose a cui teniamo molto, perché contribuisce alla buona riuscita del prodotto, assieme alla lavorazione manuale di ogni coscia».
Un procedimento lungo e accurato che non spetta a noi spiegare nei dettagli, ma che trovate ben descritto nel sito www.dosvaldo.it e nel quale vi invito a navigare. Da ricordare, comunque, che i prosciutti venivano – uso l’imperfetto - affumicati in un’antica e suggestiva stanza con un grande fogolàr, sul cui fuoco bolliva per mesi un pentolone contenente erbe aromatiche, con in alto appese un centinaio di cosce alla volta. Lì rimarrebbero dai 2 ai
4 giorni, per poi passare alla stagionatura, effettuata esponendo i prosciutti nelle stanze della villa opportunamente
ventilate con l’aria fresca della campagna. Ed è qui che a un prodotto diventato eccellenza alimentare della tradizione del Friuli Venezia Giulia come “Prosciutto di Cormons”, celebrato in Italia e all’estero, nella cui forma è
prevista la conservazione del piedino, un altro tipo di “zampino” ha tentato di fare lo sgambetto. Quello degli ispettori dell’Ue, i quali hanno imposto una serie di procedure igienico-sanitarie che impedirebbero ai D’Osvaldo di continuare la produzione secondo i canoni seguiti da 70 anni. Le norme comunitarie, infatti, tarate sulle produzioni industriali, stanno mettendo in difficoltà quelle artigianali, ma per fortuna nostra e di tutti i loro estimatori Lorenzo e il figlio Andrea hanno ovviato momentaneamente al problema e stanno lavorando per mantenere in casa tutta la filiera.
Nelle stagioni in cui non sono occupati a produrre prosciutto, guanciale, speck e pancetta, seguono i loro vigneti,
da cui nascono il “Blanc dal Gigi”, un Friulano in purezza, il Sauvignone un uvaggio rosso ottenuto“ Tra le nuvole” con uve di Merlot e Cabernet.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Poi, alcuni anni or sono, a una mostra ho conosciuto la giovane e deliziosa Monica D’Osvaldo e qualche tempo dopo, a una cena, anche il padre Lorenzo. Se della figlia mi aveva colpito la grazia, del padre mi ha sedotto la simpatia e la genuina franchezza, oltre che il prosciutto che affettava per noi. Vi assicuro che, da allora, i suoi prodotti è come se avessero acquisito un altro sapore, che riconosco, interpreto, trasmetto ad altri, nell’illusione di aver affinato il mio palato. Ma, papille gustative a parte, quel valore aggiunto non è altro che il semplice rapporto umano, nato a tavola in alcune ore di piacevole convivio.
Ricordo che Lorenzo D’Osvaldo lodava la carne del tasso, che aveva promesso di farmi assaggiare – e che attendo fiducioso -, mentre io narravo le mie imprese da “bubez” di caccia. Solo anni dopo appresi che la sua maestria nel lavorare la carne, non solo suina, aveva antiche radici. Il nonno Giacomo (bisnonno di Monica e di Andrea) era, infatti, commerciante di carni tra l’Austria e l’Ungheria e proprio lì aveva appreso la tecnica dell’affumicatura per conservare i cibi. Una tecnica che il figlio Luigi, titolare anche di una macelleria, applicherà con successo ai prosciutti, quando nel 1940 ne inizierà a Cormòns una piccola produzione. Usando i legni che c’erano, li affumicava per mantenere al meglio la qualità della carne, poiché tale sistema ha proprietà antisettiche, antiossidanti, antimicrobiche e conferisce ai cibi, risultando più asciutti, principi nutritivi più concentrati,con maggiori proteine.
Perciò, quando Lorenzo subentra in questa attività paterna, poiché non proseguirà con la macelleria, non abbandona questo sistema ormai collaudato da anni, anzi, potenzia la produzione e nel 1982 la trasferisce nella sede attuale, una villa ottocentesca circondata da edifici rurali, sita ai margini di Cormons. Assieme alla moglie Lucia Grion, apporta alcune modifiche all’affumicatura, rendendola più dolce e più leggera, utilizzando solo legni di alloro e di ciliegio. Sempre attenti alla tracciabilità dei loro prosciutti (circa 2mila all’anno), ci spiegano che «i maiali da cui provengono le cosce sono tutti friulani e vengono cresciuti da piccoli allevatori di nostra fiducia. Seguono una rigida alimentazione a base di granoturco, orzo, patate ed erba medica. Infatti, è una delle cose a cui teniamo molto, perché contribuisce alla buona riuscita del prodotto, assieme alla lavorazione manuale di ogni coscia».
Un procedimento lungo e accurato che non spetta a noi spiegare nei dettagli, ma che trovate ben descritto nel sito www.dosvaldo.it e nel quale vi invito a navigare. Da ricordare, comunque, che i prosciutti venivano – uso l’imperfetto - affumicati in un’antica e suggestiva stanza con un grande fogolàr, sul cui fuoco bolliva per mesi un pentolone contenente erbe aromatiche, con in alto appese un centinaio di cosce alla volta. Lì rimarrebbero dai 2 ai
4 giorni, per poi passare alla stagionatura, effettuata esponendo i prosciutti nelle stanze della villa opportunamente
ventilate con l’aria fresca della campagna. Ed è qui che a un prodotto diventato eccellenza alimentare della tradizione del Friuli Venezia Giulia come “Prosciutto di Cormons”, celebrato in Italia e all’estero, nella cui forma è
prevista la conservazione del piedino, un altro tipo di “zampino” ha tentato di fare lo sgambetto. Quello degli ispettori dell’Ue, i quali hanno imposto una serie di procedure igienico-sanitarie che impedirebbero ai D’Osvaldo di continuare la produzione secondo i canoni seguiti da 70 anni. Le norme comunitarie, infatti, tarate sulle produzioni industriali, stanno mettendo in difficoltà quelle artigianali, ma per fortuna nostra e di tutti i loro estimatori Lorenzo e il figlio Andrea hanno ovviato momentaneamente al problema e stanno lavorando per mantenere in casa tutta la filiera.
Nelle stagioni in cui non sono occupati a produrre prosciutto, guanciale, speck e pancetta, seguono i loro vigneti,
da cui nascono il “Blanc dal Gigi”, un Friulano in purezza, il Sauvignone un uvaggio rosso ottenuto“ Tra le nuvole” con uve di Merlot e Cabernet.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
domenica 10 ottobre 2010
Prosciutti D'Osvaldo è su Twitter!
Ciao a tutti!
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https://twitter.com/DOsvaldoAndrea
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martedì 5 ottobre 2010
Prosciutti D'Osvaldo @ Barcolana 2010
L'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - Ersa Fvg sarà presente all'interno del Villaggio Barcolana con uno spazio di circa 200 metri quadrati. Al suo interno, grazie alla collaborazione con l'Associazione regionale dei sommelier e il supporto dei Consorzi di tutela dei vini Doc de Friuli Venezia Giulia, curerà l'Enoteca, dove oltre un centinaio di etichette, individuate tra le più qualificate aziende vitivinicole della Regione, saranno proposte "al bicchiere" con l'obiettivo di offrire un quadro delle eccellenze vinicole regionali. La Barcolana sarà anche occasione per dare visibilità agli altri prodotti del comparto agricolo e agroalimentare del Fvg. A tal fine Ersa abbinerà alla selezione dei vini (individuati tra le zone Doc della Regione), un piatto rappresentativo del Tipicamente Friulano, il marchio che raccoglie sotto un'unica bandiera tutto quello che cresce nelle campagne del Friuli Venezia Giulia e viene interamente lavorato nelle aziende del territorio.
Giovedì 7 alle ore 12 l'Associazione Regionale dei Sommelier inaugurerà lo stand assieme agli Assessori ed il Presidente della Regione dove verrà offerto il nostro prosciutto.
The Regional agency for agricultural development - Ersa Fvg will be present inside the Barcolana Village with a space of about 200 square metres. Inside the area, thanks to the collaboration with the Regional Association of Sommelier and the support of the Friuli Venezia Giulia Doc wine Consortiums, there will be a wine bar where 100 different bottles, selected among the best wine companies in the Region, will be proposed for tasting. The Barcolana will also be the occasion to provide exposure of FVG agricultural and food products. Ersa will propose a typical dish of the Region (Tipicamente Friulano) to be paired with the wine selection (from the Region's Doc areas). All local products grown and processed in Friuli Venezia Giulia come under name Tipicamente Friulano.
Thursday te 7th at 12 am the Association of Sommelier will be open the ERSA stand and the President of FVG and the Regional Councillors will be present. Our ham will be offer during the event.
domenica 3 ottobre 2010
Le ricette di casa
Pappardelle pomodoro, panna e pancetta D'Osvaldo
Ingredienti
Pappardelle
Salsa di pomodoro q.b.
Panna da cucina
Pancetta D'Osvaldo tagliata a striscioline
Pappardelle with tomato sauce, cream and D'Osvaldo's bacon
Servers
Pappardelle
Pappardelle
Tomato sauce
Cream
D'Osvaldo's bacon cut into strips
Procedimento
Far bollire abbondante acqua in una pentola dove verrà cucinata la pasta.
Procedure
Boil water in a pot where it will be cooked pasta.
Nel frattempo far sciogliere un pò di burro con un filo d'olio in una padella; quindi versare la pancetta e lasciarla rosolare per alcuni secondi.
Meanwhile, melt some butter with oil in a pan, then add the bacon and let it cook for a few seconds.
Aggiungere la pasta nella pentola con l'acqua e la salsa di pomodoro nella padella con la pancetta. Far bollire il sugo per alcuni minuti; succesivamente mettere la panna e mescolare il tutto.
Quando la pasta è cotta, scolarla e farla saltare nella padella con il sugo.
Impiattare.
Add the pasta into the pot with water and the tomato sauce in the pan with the bacon. Boil the sauce for a few minutes. Then put the cream and mix together.
When the pasta is cooked, drain and toss into the pan with the sauce.
Serve.
Prosciutti D'Osvaldo @ Gigio Wine Fest
Ieri sera abbiamo partecipato alla VII edizione del Gigio Wine Fest, un evento organizzato da Giancarlo Candotto titolare dell' Osteria- Wine Bar da Gigjote di Gonars.
Per l'occasione è stata chiusa tutta la via di fronte al locale e sono stati allestiti degli stand che ospitavano varie aziende vitivinicole friulane e prodotti dell'enogastronomia locale, come il nostro speck, il pesce della laguna di marano, il frico del Nobile Duca e i formaggi di carnia
Last night we participated at the VII edition of Gigio Wine Fest, an event organized by Giancarlo Candotto owner of the Wine Bar-Tavern Gigjote in Gonars.
For the occasion all the way across the winebar was closed, and few stands were set up to accomodate the various wineries in Friuli and local products, like our speck, fish from the lagoon of Marano, the Nobile Duca's frico and carnia's cheese.
Il gruppo dei pescatori di Marano Lagunare
la paella che si cucina...
Una parte di pubblico presente all'evento
Monica e Andrea con Marco Gallo titolare dell'Azienda Agricola Masut da Rive
martedì 28 settembre 2010
Le ricette dei grandi chef: Ristorante Da Nando
Sfregolos di mais, porcini, prosciutto di D’Osvaldo in un cilindro di frico
Ingredienti per 4 persone
300 g di polenta, 100 g di latte, 4 uova, farina “00” q.b., sale, 100 g di funghi porcini, 100 g di
prosciutto di D’Osvaldo.
Procedimento
Per gli sfregolos: si aggiunge alla polenta il latte, si lascia raffreddare e quindi si aggiungono le uova intere, la farina “00”, ottenendo così un impasto omogeneo. In una pentola far quindi bollire acqua salata e farvi cadere l’impasto che, passando per un colino, formeranno gli sfregolos.
Cucinarli per 2 minuti, raccoglierli con un ragno e porli in un tegame con la salsa preparata a parte. Per la salsa: rosoleremo, in poco burro, il prosciutto tagliato a julienne e a parte si faranno saltare i funghi porcini tagliati a fettine con poco burro e olio. Per il frico: disporre del Montasio stravecchio grattugiato su carta da forno a strisce rettangolari 7cm x 25cm, farvi cadere sopra delle briciole di fungo crudo, infornare per 5/6 minuti a 180°. Togliere le strisce di frico dal forno e dare loro la forma di un cilindro con l’aiuto di appositi stampini. Lasciare raffreddare.
Composizione del piatto
Porremo il cilindro che abbiamo creato al centro del piatto per riempirlo con gli sfregolos saltati in padella con la salsa. Decorare con scaglie di Montasio stravecchio e mangiare ben caldo.
Sfregolos corn, mushrooms, ham D'Osvaldo into a cylinder of frico
Serves 4 person
300 grams of polenta, 100 g of milk, 4 eggs, flour 00" to taste, salt, 100 grams of mushrooms, 100 grams of ham D'Osvaldo.
Procedure
For sfregolos: add the polenta to the milk, allow to cool and then add the eggs, flour 00" thus obtaining a homogeneous mixture. In a large pot of salted water to boil and then let you drop the dough, passing through a sieve, will form the sfregolos.
Cook for 2 minutes, picking them up a spider and put them in a pan with the sauce separately. For the sauce: fry in a little butter, cut into julienne ham and part will skip the mushrooms cut into slices with a little butter and olive oil.
For the frico: Arrange the cheese on Montasio stravecchio baking paper in rectangular strips 7cm x 25cm, you fall on the scraps of raw mushrooms and bake for 5 / 6 minutes at 180 degrees.
Remove the strips from the oven and frico give them the shape of a cylinder with the aid of special molds. Allow to cool.
Composition (of the dish)
We will put the composition of the plate cylinder we created at the center of the plate to fill it with sfregolos stir-fried with the sauce. Garnish with shaved Montasio stravecchio and eat hot.
300 g di polenta, 100 g di latte, 4 uova, farina “00” q.b., sale, 100 g di funghi porcini, 100 g di
prosciutto di D’Osvaldo.
Procedimento
Per gli sfregolos: si aggiunge alla polenta il latte, si lascia raffreddare e quindi si aggiungono le uova intere, la farina “00”, ottenendo così un impasto omogeneo. In una pentola far quindi bollire acqua salata e farvi cadere l’impasto che, passando per un colino, formeranno gli sfregolos.
Cucinarli per 2 minuti, raccoglierli con un ragno e porli in un tegame con la salsa preparata a parte. Per la salsa: rosoleremo, in poco burro, il prosciutto tagliato a julienne e a parte si faranno saltare i funghi porcini tagliati a fettine con poco burro e olio. Per il frico: disporre del Montasio stravecchio grattugiato su carta da forno a strisce rettangolari 7cm x 25cm, farvi cadere sopra delle briciole di fungo crudo, infornare per 5/6 minuti a 180°. Togliere le strisce di frico dal forno e dare loro la forma di un cilindro con l’aiuto di appositi stampini. Lasciare raffreddare.
Composizione del piatto
Porremo il cilindro che abbiamo creato al centro del piatto per riempirlo con gli sfregolos saltati in padella con la salsa. Decorare con scaglie di Montasio stravecchio e mangiare ben caldo.
Sfregolos corn, mushrooms, ham D'Osvaldo into a cylinder of frico
Serves 4 person
300 grams of polenta, 100 g of milk, 4 eggs, flour 00" to taste, salt, 100 grams of mushrooms, 100 grams of ham D'Osvaldo.
Procedure
For sfregolos: add the polenta to the milk, allow to cool and then add the eggs, flour 00" thus obtaining a homogeneous mixture. In a large pot of salted water to boil and then let you drop the dough, passing through a sieve, will form the sfregolos.
Cook for 2 minutes, picking them up a spider and put them in a pan with the sauce separately. For the sauce: fry in a little butter, cut into julienne ham and part will skip the mushrooms cut into slices with a little butter and olive oil.
For the frico: Arrange the cheese on Montasio stravecchio baking paper in rectangular strips 7cm x 25cm, you fall on the scraps of raw mushrooms and bake for 5 / 6 minutes at 180 degrees.
Remove the strips from the oven and frico give them the shape of a cylinder with the aid of special molds. Allow to cool.
Composition (of the dish)
We will put the composition of the plate cylinder we created at the center of the plate to fill it with sfregolos stir-fried with the sauce. Garnish with shaved Montasio stravecchio and eat hot.
I Ponca 10 in visita al nostro prosciuttificio/The Ponca 10 bid D'Osvaldo adieu
The Ponca 10* visited cult prosciuttificio D’Osvaldo saturday in Cormòns: Matthew Turner (head sommlier, Michael Mina, San Francisco), Brent Karlicek (wine merchant, Postino, Phoenix), Jamie Garrett (sommelier, Sonnenalp, Vail), Bobby Stuckey (wine director,Frasca, Boulder), Steve Wildy (beverage director, Vetri, Philadelphia),Lachlan Mackinnon-Patterson (chef, Frasca, Boulder), Lara Persello(our handler, Turismo FVG), Shelley Lindgren (wine director, A16, San Francisco), Mario Nocifera (director of operations, Frasca, Boulder), Joe Campanale (beverage director, Dell’Anima, New York).
The Ponca 10 group, visited our Prosciuttificio on saturday morning! We enjoed the american's group: they were so nice and cool!!
They saw our ham's process, the "cult" camino where we smoke the ham and they tasted our speck and guanciale!
We hope they liked them! :)
If you wont to know more on the tour of the Ponca 10 click on: http://dobianchi.com/
Il gruppo di americani Ponca 10 ha visitato il nostro Prosciuttificio lo scorso sabato. Ci siamo proprio divertiti in loro compagnia...sono così simpatici!
I ponca 10 hanno imparato il processo di lavorazione dei nostri prosciutti, visitato lo storico camino ed assaggiato il nostro speck e il guanciale!
Speriamo siano stati di loro gradimento! .)
Se volete sapere di più sul tour dei Ponca 10 visitate il sito: http://dobianchi.com/
domenica 26 settembre 2010
Sabato 2 ottobre saremo presenti all'evento "Gigio Wine Fest"!
Buonasera!
Volevamo segnalarvi un'altro evento made in Friuli! Sabato 2 ottobre, dalle 18.30 ci troveremo tutti a Gonars, Udine, per il "Gigio Wine Fest": una serata alla quale parteciperanno non solo le migliori aziende vinicole della nostra Regione, ma saranno allestiti anche alcuni stand con i prodotti alimentari di nicchia come i prosciutti D'Osvaldo ed il formaggio di Malga!
Vi aspettiamo sabato 2 ottobre a Gonars, in via Roma 75 presso l'Osteria Da Gigiote!
Prosciutti D'Osvaldo @ Gusti di Frontiera
Venerdì 24 settembre alla manifestazione "Gusti di Frontiera" a Gorizia abbiamo partecipato all'appuntamento "Un territorio e le sue Ribolle: la storia di un vitigno e di un territorio", culminato in una degustazione del nostro prosciutto.
All'evento erano presenti anche i produttori della famosa Ribolla gialla d'Oslavia: Fiegl, la Castellada, il Carpino, Primosic, Princic e Radikon.
La degustazione è stata guidata dall'agronomo Claudio Fabbro, che ha reso l'evento interessante e simpatico!
In rappresentanza dell'Azienda era presente Andrea
Benvenuti!
Salve a tutti,
finalmente è online il nostro nuovo blog, creato per stabilire maggiore contatto con i nostri clienti ma soprattutto per tenervi aggiornati riguardo le nostre news, gli eventi enogastronomici ai quali partecipiamo ed altre numerose sorprese!
Sperando che il nostro pensiero sia gradito!
Fam. D'Osvaldo
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